GIARDINO DEI GIUSTI A RICORDO DELLA SHOAH DEL POPOLO EBRAICO E DELLE VITTIME DEI CAMPI DI STERMINIO
Cotignola durante il periodo bellico fu un approdo di salvezza per gli ebrei e i perseguitati politici.
La città si strinse in una rete di solidarietà guidata dal concittadino Vittorio Zanzi, allora Commissario Prefettizio, e dall’artista Luigi Varoli, i cui nomi sono iscritti in una lapide collocata nel Giardino dei Giusti, presso il Memoriale dello Yad Vaschem a Gerusalemme, insieme alle rispettive mogli Serafina Bedeschi e Anna Cortesi.
I “Giusti tra le Nazioni” sono tutti quei non ebrei che, opponendosi a loro rischio e pericolo alle persecuzioni nazifasciste e al genocidio, hanno salvato la vita di uno o più ebrei.
Grazie allo sforzo di tanti cotignolesi che misero a repentaglio la propria vita offrendo ospitalità e protezione, procurando cibo e vestiario, fornendo documenti falsi, fu possibile salvare molti perseguitati tra cui alcune famiglie di ebrei.
Nel 2003, l’Ambasciatore dello Stato di Israele in Italia, Ehud Gol, ha conferito agli eredi di Vittorio Zanzi e Luigi Varoli la Medaglia di “Giusto fra le Nazioni”.
Nel 2006 il Presidente della Repubblica con proprio Decreto ha conferito al Comune di Cotignola la Medaglia d’Argento al merito civile.
Ai salvati e ai loro salvatori è dedicato questo giardino.
Al centro una stele raccoglie tutti i loro nomi scolpiti nella pietra.
Attorno un boschetto con 41 alberi, uno per ogni Ebreo salvato, che si sviluppa intorno ad un cedro del libano, pianta tipica di Gerusalemme.
Davanti al cedro sei grossi sassi, simbolo ebreo dei valori che si tramandano di padre in figlio, in ricordo dei sei milioni di vittime della Shoah.
A questa comunità per celebrare il suo coraggio e la sua generosità nel ricordo dei valori che da sempre l’hanno sorretta e animata.
Cotignola, 2007