Il Museo ha sede nell’antica casa degli Attendoli dove, secondo la tradizione, nacque, nel 1369, da Giovanni ed Elisa Petrocini, Muzio Attendolo, capostipite degli Sforza.

L’edificio, in seguito noto come Palazzo Sforza, aveva funzione di nobile abitazione con dipendenze affiancate e disposte nelle immediate vicinanze come venne documentato negli acquerelli di Romolo Liverani, realizzati nella prima metà dell’Ottocento.

Fu poi sottoposto a un generale intervento di recupero nel 1894-1897 e al termine dei lavori fu dichiarato Monumento Nazionale per l’Arte e la Storia, ma ciò non valse a risparmiarlo dalla distruzione provocata dai bombardamenti del 1944 e 1945.

Il palazzo fu sventrato, il tetto e i piani crollarono completamente, rimasero solo alcune parti dei muri perimetrali. L’edificio fu poi ricostruito nel 1961, su progetto dell’architetto Carlo Visani di Lugo, nel rispetto delle forme originali, con gli archi gotici e le finiture in cotto che un tempo lo caratterizzavano.

 

Attualmente le sale al piano terra sono adibite a mostre temporanee, al primo piano sono allestite la sezione dedicata a Luigi Varoli e la Sala Archeologica, al secondo piano, di recente apertura, la sezione dedicata ai Giusti cotignolesi.

La tipologia delle collezioni del Museo Civico Luigi Varoli di Cotignola, nate e costituitesi intorno alla donazione Anna Cortesi Varoli, cuore pulsante delle raccolte, si snoda attraverso più sedi, sezioni e un’esposizione fatta di differenti percorsi, intrecci e ramificazioni che rispondono allo sguardo curioso e mobile che ha caratterizzato vita e opere dell’artista cotignolese Luigi Varoli (1889-1958).

Disegnatore, pittore, scultore (terracotta cartapesta legno ferro), musicista, maestro per adulti e bambini, conservatore e collezionista, raccoglitore di piccole mirabilia e chincaglierie, uomo “Giusto”, questo e altro ancora è Varoli.

Un fare urgente e quotidiano il suo, imprescindibile dall’artigianalità e da un mestiere inteso come dialogo costante tra sapere tecnico e sperimentazione, il tutto filtrato da un bizzarro e rapito approccio, quasi animista, nei confronti di cose e materiali; ricchezza trattenuta e custodita gelosamente dai due luoghi che ne conservano memoria, visioni e lavoro: Palazzo Sforza e la Casa che si trova esattamente di fronte, entrambe su Corso Sforza.

 

PALAZZO SFORZA E IL MUSEO CIVICO LUIGI VAROLI

La visita e il percorso espositivo partono da qui, dall’antica casa degli Attendoli-Sforza (il casato degli Sforza è originario di Cotignola grazie al capostipite Muzio Attendolo, capitano di ventura, soprannominato poi, per l’appunto, Sforza).

Palazzo Sforza è ora sede principale del museo e delle mostre temporanee, contenitore e contenuto ideale, sia per l’importanza che riveste l’edificio stesso, sia per una sorta di stratificazione di storie e momenti che lo caratterizzano e che qui si sommano abbracciando le principali vicende ed eccellenze storico-artistiche della città di Cotignola, vicende che ben si riflettono nella articolazione in tre sezioni distinte in cui si divide il museo; sezioni che il museo collega tra loro rintracciando fili e trame che le congiungono: la collezione delle opere di Luigi Varoli, l’artista più importante del primo novecento nella bassa Romagna, la sezione archeologica, dagli insediamenti romani al medioevo, la sezione dei “Giusti” e il racconto della distruzione quasi totale del paese avvenuta, durante l’ultimo conflitto mondiale, a causa del protrarsi e sostare del fronte, per 144 giorni, a ridosso del fiume Senio.

Questo percorso ramificato nella storia e storie si completa con la visita a Casa Varoli, alla Scuola Arti e Mestieri e infine alla chiesa di San Francesco dove si possono ammirare alcune opere dei fratelli Zaganelli e Marchesi, importanti pittori capaci di creare una scuola cotignolese tra 1400 e 1500.

È inoltre in studio e preparazione una nuova sezione dedicata proprio alle scuola cotignolese del rinascimento, e in parallelo agli Sforza, progetto e allestimento che sarà realizzato all’ultimo piano di Palazzo Sforza, così da avere all’interno del museo e dello stesso edificio una visione completa dei molti itinerari che è possibile seguire, una stratificazione concreta del tempo da studiare e approfondire proprio a partire dalla visita alle collezioni museali, in un’idea di museo diffuso che è contenitore di narrazioni e cuore di un percorso più esteso e allargato che coinvolge altri luoghi, sia dentro che fuori il paese.

SEZIONE VAROLI

SEZIONE ARCHEOLOGICA

SEZIONE COTIGNOLA PAESE DEI GIUSTI

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