Collettivo FX | Piazzale Amendola, Cotignola, 2015
Da cabina Enel a “Distributore non automatico di coraggio”, questo accade nel primo murale realizzato a Cotignola dagli street artists del Collettivo FX di Reggio Emilia: nel piccolo stabile una serie di quadri e finestre ricordano alcuni dei protagonisti di quei lunghi 145 giorni in cui il fronte stazionò sulle sponde del fiume Senio, dal novembre ’44 fino alla liberazione del paese avvenuta il 10 aprile del ’45. Ci sono i volti dei quattro Giusti tra le Nazioni cotignolesi, Luigi e Anna Varoli, Vittorio e Serafina Zanzi, che fecero parte di un’anomala e straordinaria rete della solidarietà che coinvolse un’intera comunità nell’opera di protezione e accoglienza, non solo di quarantuno ebrei, ma anche di rifugiati politici, sfollati e chiunque fosse braccato e in difficoltà. Vertice di questa trama clandestina e resistente, il macellaio, mazziniano, antifascista e commissario prefettizio Vittorio Zanzi, capace anche di coinvolgere in quest’opera, parti dell’amministrazione comunale, la curia, gruppi partigiani e singole famiglie che misero a disposizione le loro abitazioni e affetti facendo del paese un vero e proprio approdo e rifugio di salvezza. La trama messa in atto dal repubblicano Zanzi può essere definita una sorta di doppio gioco: all’epoca di questi fatti egli ricopriva una carica fascista tramite la prefettura eppure, grazie anche a questa copertura e fiducia (combattente decorato nella Prima guerra mondiale) e sfruttando così la sua posizione – cosa che non gli impedirà di finire, nella primavera del ’44, a seguito di una delazione, imprigionato nelle carceri di Ravenna – si adoperò ed espose come vertice e principale artefice di questa organizzazione per la protezione e accoglienza. Tra i più fidati collaboratori di Zanzi l’artista Luigi Varoli, pittore, scultore, musicista, educatore, raccoglitore di memorie… E poi troviamo raffigurati il partigiano Luigi “Leno” Casadio e Don Stefano Casadio con la loro “Operazione bandiera bianca”, gesto coraggioso e pure altamente simbolico che vede insieme, un partigiano comunista e un prete, attraversare, la mattina del 10 aprile, il fiume Senio, incuranti delle mine e del tiro alleato, con solo un lenzuolo bianco nel tentativo eroico e riuscito di impedire gli ultimi bombardamenti sulle persone e su quel che rimane del centro abitato, ormai ridotto a un cumulo di macerie. E i “Martiri del Senio”, con questo nome è conosciuto l’eccidio nazifascista, rappresaglia antipartigiana, di otto ragazzi, prima imprigionati e torturati nella Rocca di Lugo poi fucilati a ridosso di una golena del Senio in piena, dentro cui vengono poi gettati i corpi. Infine, il giovane partigiano Esiodo Rava, morto in battaglia, Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Il Collettivo FX è specializzato nella realizzazione di opere sui temi della memoria, della cultura e del patrimonio storico e annovera tra le proprie produzioni interventi pubblici per musei di rilevanza nazionale. Il principio che regola le sue “incursioni” è l’Articolo 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”.